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La storia del nostro gruppo | La historio de nia grupo

La nostra storia

Una mattina del maggio 1911, un modesto pretino bussava alcuni colpi discreti alla porta di casa Giaretta in Piazzetta S. Faustino. Tornava fresco fresco da Parigi, con i pochi spiccioli risparmiati nel lungo viaggio e una luce nuova di speranza nel cuore. Nella capitale di Francia, presentato dal marchese De Beaufront e da altre personalità del mondo esperantista d'oltre Alpe, aveva felicemente portato a termine un accordo d'editoria per il suo primo dizionario Italiano-Esperanto con la grande Casa Hachette che di lì a poco, per i suoi tipi, metteva alla luce.

L'umile sacerdote era il Padre Giacomo Meazzini di Bibbiena d'Arezzo, eminente latinista e noto glottologo. Veniva a trovare il suo grande amico vicentino, Vasco N. Giaretta che conosceva solamente di fama.

Sono ancora molti gli anziani vicentini che ricordano il Giaretta, questo modesto funzionario postale con i suoi neri mustacchioni da tipica figura ottocentesca, immaturamente scomparso nel 1931. Uomo dotato di sensibilità e intelligenza acute, aveva saputo formarsi una cultura d'eccezione, tale infatti da fare convergere attorno alla sua persona l'interesse dell'intellettualità vicentina del tempo.

Il suo amico sacerdote gli portava in esame un nuovo problema sorto da pochi anni, e cioè la questione della lingua internazionale Esperanto da propugnare come secondo idioma ausiliario accanto alla lingua materna di ogni uomo, questione trattata di sfuggita nei loro scritti precedenti l'incontro. Non era una novità assoluta l'Esperanto, in quanto già i giornali avevano cominciato ad occuparsene dopo il successo ottenuto da questa lingua nei primi congressi internazionali.

Il Giaretta si fece tosto uno zelante assertore e diffusore, tanto da meritare poi l'appellativo di fondatore del movimento esperantista locale. Tuttavia è da notare che insegnamento e proselitismo non uscirono mai dal perimetro di casa Giaretta. Infatti, solo nell'autunno del 1920 i sempre più numerosi neofiti deliberarono di darsi un regolare inquadramento associativo, come stava avvenendo nelle città consorelle di Verona e Padova.

Vediamo così il primo "Esperanto Grupo Vicenza", insediarsi nella sua prima sede ufficiale di Via Porti, nel palazzo dell'Avv. Franceschini. Nel frattempo il Cav. Ebaghetti, altra caratteristica figura di postale, Presidente dell'Arma in congedo, metteva a disposizione dei soci il mobilio della sua associazione con la quale in neo Gruppo Esperantista condivise la sede e le sorti per molti anni.

Qualche anziano ricorda ancora la "Verda flago" che nelle serate di scuola sventolava festosa dal poggiolo di casa Franceschini. La gente, naso all'insù, commentava, convinta trattarsi della sede consolare di qualche staterello uscito dalla guerra da poco terminata.

Dei molti, che studiarono l'Esperanto all'inizio del movimento in quegli anni che sembrano tanto lontani, si è potuto sapere il poco ancora ricordato da qualche anziano vivente. Purtroppo nessuno dei tanti quaderni e brogliacci tenuti dal Giaretta, è mai giunto a noi. Chi scrive ritiene doveroso fare noti i nomi di alcuni studiosi che ancora ricorda e chiede venia per i molti altri che più non rammenta. Un primo iscritto fu Leopoldo Lioy, figlio del noto archeologo e scrittore Paolo Lioy, il Prof. Angelo Alverà, il Dr. Ermes Jacchia, l'Avv. Giovanni Giuliari, il Dr. Luigi Zampieri, l'Avv. Bortolo Galletto, ecc., né vanno dimenticati due umili colleghi postali:Guido V. Barbieri e Checco De Lai. Da ricordare pure la veneranda figura di Padre Leonardo Davì dei Frati di S. Lucia, venuto a noi da una lontana parrocchia del Friuli.

Nell'autunno del 1927 la capienza della sede di Via Porti si dimostrava insufficiente a contenere i sempre più numerosi soci. Si rese necessario traslocare nel principesco slaone di Palazzo Gualdi offertoci, a modico fitto, dall'Avv. Zilio Grandi.

Nel 1935 il Gruppo si trasferisce nella Sede del Dopolavoro Provinciale, trovando accogliente ospitalità da parte del Presidente del Dopolavoro stesso, Cav. Domenico Martini, vecchio socio del Gruppo. Nel settembre 1935 in Vicenza ebbe luogo il 20° Congresso Nazionale Esperantista. Di tale saliente fatto per la vita del Gruppo Vicentino, non si sono trovati documenti, dai quali trarre i nomi dei Dirigenti che per il tempo in cui si effettuava, avevano tanto bene operato a favore del movimento.

Qualche anno dopo il Gruppo, per superiore ordine politico, fu costretto a cessare ogni attività. La guerra con le sue conseguenza colpì duramente alcuni soci: fra tutti ricordiamo il Prof. Angelo Alverà, spentosi nel lager di Dachau. Ma, come tutte le cose, anche la guerra giunse al suo termine. Gli Esperantisti si ritrovarono e nuovamente diedero vita al Gruppo Vicentino.

Diverse furono le sedi cambiate prima di trovare degna e decorosa sistemazione presso la Società Generale di Mutuo Soccorso. Dal 1945 ad oggi molto è stato il cammino compiuto e numerosi i Corsi di lingua internazionale tenuti sia in Vicenza, come a Valdagno ed attualmente presso il Gruppo Universitario e nelle Scuole Medie di Bassano del Grappa quale materia facoltativa. È doveroso ricordare l'aiuto spassionato quanto valido ed entusiasta dei Dirigenti succedutisi dopo il 1945 quali il Dr. Zagnoni, Rag. Zullo, Dott. Lorenzin, Gianni Franzina, Attilio Liotto.

Valido sostegno all'opera di proselitismo fu l'insegnamento ai Corsi d'Esperanto tenuti con non lievi personali sacrifici dalle Docenti: Prof. Elena Piuzzi, Ins. Carmela Carrato, Prof. Clementina Ferrauto e Prof. Carla Bortolan. Unico loro premio l'alta percentuale dei promossi e le lodevoli medie d'esame raggiunte dagli allievi.

[G. Franzina, aprile 1977]

In tempi più vicini a noi, nel 1994, organizzato dal compianto Sergio Gajotto con l'attiva collaborazione di numerosi soci, ha luogo a Vicenza il 64° Congresso nazionale. I partecipanti sono 217, di cui 26 stranieri di 8 diversi paesi. Il tema congressuale, "L'esperanto per la difesa della cultura europea", viene sviluppato dal relatore dr. Werner Bormann, dirigente dell'Associazione Esperantista Universale, e dai molti intervenuti durante vari seminari ed incontri, alternati a visite della città, rappresentazioni teatrali al Teatro Olimpico, concerti ed altre attività.

Oltre ai congressi nazionali, va fatto cenno anche ai convegni interregionali che hanno avuto luogo a Vicenza, e precisamente nel 1948, 1951, 1961 e 1980; e vanno ricordate le molte iniziative attuate: nel 1962 era attivo, per esempio, un Comitato Gite che organizzava periodicamente escursioni turistiche, culturali e sportive in Italia e all'estero, soprattutto per mantenere i contatti con i gruppi dell'Austria e della Slovenia; nel 1967 si forma anche il gruppo ferrovieri presso il Dopolavoro ferroviario, ad opera del già nominato Giuseppe Stocchiero; nel 1970 funzionava anche un Centro di corrispondenza con l'estero che smistava centinaia di lettere in arrivo da ogni parte del mondo e di distribuirle ai partecipanti ai corsi perchè iniziassero fin da subito a sperimentare la validità dell'esperanto nelle comunicazioni internazionali.

Da segnalare anche la partecipazione ad iniziative di altri enti e associazioni che perseguono scopi affini, quali, nel 1970, il convegno organizzato dall'Istituto Rezzara a Recoaro Terme sul tema "un internazionalismo da costruire"; invitati, tra gli altri, il prof. Dino Fabris, all'epoca direttore generale dell'Istituto Italiano di Esperanto nonché presidente regionale dell'AVIS (associazione donatori di sangue), Carlo Minnaja, Gianni Franzina, Sergio Gajotto. A quest'ultimo si deve anche l'intitolazione da parte dell'amministrazione comunale di una nuova via cittadina a L.L. Zamenhof, l'ideatore dell'Esperanto, avvenuta nel 1996.

Tra le altre iniziative a cui il gruppo volentieri ha partecipato o partecipa, si ricordano la Settimana dell'Amicizia Internazionale, la Festa sul Prà, la Festa di Primavera, la presenza alla Fiera del Tempo Libero e a FestAmbiente, e la collaborazione ai lavori di allestimento dell'oasi naturalistica di Casale. Vari soci del gruppo hanno anche attivamente collaborato alla realizzazione di albi di fumetti italiani tradotti in esperanto (Rat-man, Diabolik e Lupo Alberto sono certo i più noti).

Il gruppo è ben attivo anche a livello internazionale, con i vari viaggi all'estero per partecipare a festival, congressi, seminari, e con l'ospitalità offerta ad esperantisti di tutto il mondo, tra i quali sicuramente meritano menzione la ballerina classica giapponese Sumiko Gotoo, la cantante lirica bulgara Maria Angelova e Anatoli Ionesov, fondatore del Museo internazionale della solidarietà e della pace di Samarcanda.

Infine, grazie alla presenza della cattedra provinciale dell'Istituto Italiano di Esperanto, molto sviluppata è anche l'attività didattica: tutti gli anni si tengono corsi, sempre gratuiti, in città e in provincia, e vari incontri presso scuole ed istituti.

[F. Zanoner, giugno 2013]

Nia historio

Iun matenon, dum Majo 1911, modesta pastro diskrete frapis la pordon ĉe Giaretta en placeto S. Faustino. El Parizo ĵus alveninta, kun iom da mono ŝparita dum la longa vojaĝo kaj kun nova lumo de espero en la koro. En la ĉefurbo de Francio, prezentita de la markizo De Beaufront kaj de aliaj eminentuloj de la franca esperantistaro, li feliĉe konkludis eldonan akordon pri sia unua vortaro Itala-Esperanto fare de la fama eldonejo Hachette kiu, post iom, ĝin presis.

La modesta pastro estis Patro Giacomo Meazzini el Bibbiena de Arezzo, elstara latinisto kaj konata glotologo. Li venis viziti sian grandan amikon en Vicenza, Vasco N. Giaretta, kiun li konis nur renome.

Estas ankoraŭ multaj aĝaj viĉencanoj kiuj memoras Giaretta, tiu ĉi modesta poŝtoficisto kun liaj nigraj lipharoj kiel tipa aspekto de deknaŭa jarcento, tro frue forpasinta en la jaro 1931. Persono kun subtilaj sentemo kaj inteligento, li scipovis akiri esceptan kulturon, tia fakte ke li povis konverĝigi ĉirkaŭ sin la intereson de la intelekteco de Vicenza tiutempe.

Lia amiko pastro deziris ke li ekzamenu novan problemon kiu ekestis antaŭ nelonge, nome la problemo de internacia lingvo Esperanto subteninda kiel dua helpolingvo apud la patrina lingvo por ĉiuj homoj, temo preterkure traktita en iliaj leteroj antaŭ la renkonto. Ne estis absoluta novaĵo Esperanto, ĉar la ĵurnaloj jam komencis pri ĝi okupiĝi por la sukseco obtenita de tiu ĉi lingvo dum la unuaj internaciaj kongresoj.

Giaretta fariĝis tuj fervora asertanto kaj disvastiganto, tiom ke li meritis nomon kiel fondinto de la loka esperantista movado. Tamen oni devas rimarki ke instruado kaj varbado neniam eliris el la hejmo de Giaretta. Fakte nur aŭtune en la jaro 1920 la ĉiam pli multnombraj ĵusvarbitoj decidis havigi al si asocian enkadrigon, kiel tiutempe okazis en la najbaraj urboj Verono kaj Padovo.

Tiel la unua "Esperanto Grupo Vicenza" sin lokas en sia unua sidejo, oficiale en la strato Porti, en la palaco de advokato Franceschini. Dume la kavaliro Ebaghetti, alia karakteriza poŝtoficista persono, Prezidanto de la forliberigita karabiniroj, metis je la dispono de la anoj la meblaron de sia asocio, kun kiu la nova Esperanto Grupo kunpartigis la sidejon kaj la destinon dum multaj jaroj.

Iuj maljunuloj ankoraŭ memoros la "Verda Flago" kiu dum la lernejaj vesperoj feste flirtis el la hejma balkono de Franceschini. Homoj, rigardante supren, opiniis konvinke ke temis pri konsula sidejo de iu Ŝtato ekaperinta post la ĵusa fino de la milito.

El multaj, kiuj lernis Esperanton komence de movado dum tiuj jaroj kiuj ŝajnas tiom for, oni povis koni nur iom, memorita de kelkaj vivantaj maljunuloj. Bedaŭrinde nek unu kajero de Giaretta restis al ni. Laŭ la skribanto nepras sciigi la nomojn de iuj spertuloj, kiujn li ankoraŭ memoras, kaj petas pardonon pro la multaj aliaj kiujn li nun tute ne memoras. Unu el la unuaj aliĝintoj estis Leopoldo Lioy, filo de konata arkeologo kaj verkisto Paolo Lioy; kaj la prof. Angelo Alverà, la d.ro Ermes Jacchia, la advokato Giovanni Giuliari, la d.ro Luigi Zampieri, la advokato Bortolo Galletto, ktp; kaj oni ne devas forgesi du tre humilajn poŝtajn kolegojn, Guido V. Barbieri kaj Francisko de Lai. Memorindas ankaŭ la respektinda personeco de Pastro Leonardo Davi de Fratoj de S.ta Lucia, alveninta al ni el fora paroko de Friulo.

Aŭtune de 1927 la sidejo de strato Porti ne plu sufiĉis por enteni la ĉiam pli nombrajn anojn. Necesis translokiĝi al la lukesga Salono de Palaco Gualdi, al ni donita je malalta prezo de advokato Zilio Grandi.

En 1935 la Grupo translokiĝis en la sidejon de la provinca Postlaboro, trovante komfortan gastamecon fare de la Prezidanto de la sama Postlaboro, kavaliro Dominiko Martini, malnova ano de la Grupo. Septembre de 1935 en Vicenza okazis la 20a Nacia Esperanto Kongreso. Pri tiu grava evento por la vivo de Vicenza Grupo oni ne trovis dokumentojn, el kiuj preni la nomojn de la gvidantoj kiuj, pro la tempoj dum kiuj ĝi okazis, tre bone laboris favore al la movado.

Post kelkaj jaroj la Grupo, pro supera politika ordono, estis devigita ĉesi ĉiun agadon. La milito kun ĝiaj sekvoj forte trafis iujn anojn: inter ĉiuj ni memoros la prof. Anĝelo Alverá, kiu mortis en la koncentrejo de Dakau.
Sed, kiel ĉiuj aferoj, ankaŭ la milito finiĝis. La Esperantistoj sin trovis ŝanĝitaj kaj denove startigis la Vicenzan Grupon.

Estis pluraj la sidejoj antaŭ ol trovi dignan kaj indan aranĝon ĉe la S.G.M.S (Ĝenerala Societo de Mutuala Helpo). Ek de 1945 ĝis nun longa estas la vojo laŭirita kaj multaj estis la kursoj de internacia lingvo organizitaj, ĉu en Vicenza ĉu en Valdagno kaj nuntempe ĉe la Universitata Grupo kaj en la mezgradaj lernejoj en Bassano del Grappa kiel libervola studobjekto.

Ĉimomente estas devige memorigi la senpartian kaj efikan kaj entuziasman helpon de la gvidantoj postvenintaj de 1945 kiel, krom la skribanto, dr. Zagnoni, librotenisto Zullo, dr. Lorenzin, Franzina, Liotto.

Efika apogo en la varbado estis la instruado en la kursoj pri Esperanto regitaj kun ne malpezaj kaj personaj sinoferoj de la instruistinoj prof.ino Elena Piuzzi, Carmela Carraro, prof.ino Clementina Ferrauto kaj prof.ino Carla Bortolan. Ilia sola premio estis la granda procento de la sukcesintoj kaj la laŭdindaj ekzamenaj notoj akiritaj de la lernantoj.

Hodiaŭ la Vicenza esperantista grupo, sub la zorgema kaj sperta gvidado de siaj estroj, pretas festi ĝoje la 50 jarojn de sia movado kaj 40 jarojn de sia oficiala starigo, sidante kun ĝusta fiereco inter la urbaj kulturaj asocioj.

[G. Franzina, aprile 1977]

En epoko pli proksima, en 1994 okazas en Vicenza la 64-a Nacia Kongreso. La aliĝintoj estas 217, el kiuj 26 fremduloj el 8 diversaj landoj. La kongresa temo - “Esperanto por defendo de eŭropa kulturo” - estas pritraktata de preleganto d-ro Werner Bormann, estrarano de UEA, kaj de pluraj samideanoj dum seminarioj kaj renkontiĝoj kiuj alternadas kun vizitoj de la urbo, spektakloj en Olimpia Teatro, koncertoj kaj eĉ esperantlingva diservo. Organizinto de la kunveno estis nia forpasinta prezidanto Sergio Gajotto, kiun ni memoras ankaŭ ĉar li obtenis de la komunuma administracio la titoligon de urba strato laŭ la nomo de L.L.Zamenhof.

Krom la naciaj kongresoj, menciindas ankaŭ la interregionaj kunvenoj okazintaj en Vicenza (en la jaroj 1948, 1951, 1961, 1980) kaj la multaj iniciatoj realigitaj: en 1962, ekzemple, nia “Comitato gite” organizadis ekskursojn ĉefe al la proksimaj Aŭstrio kaj Slovenio por pluteni la kontaktojn kun la lokaj E-grupoj; en 1967 establiĝis “Fervojista Grupo” ĉe Dopolavoro Ferroviario, kaj en 1970 “Centro por eksterlanda korespondado”, kiu disdonadis leterojn alvenintajn el la tuta mondo al la kursanoj, por ke ili komencu ekde la unuaj lecionoj sperti la taŭgecon de Esperanto por internaciaj komunikadoj.

Oni aranĝis periode festajn renkontojn, kun multnombra ĉeesto de parencoj kaj geamikoj, kaj regule partoprenis en iniciatoj de aliaj organizoj, ekzemple “Fiera del tempo libero” kaj “FestAmbiente”. Ni kunlaboris ankaŭ en la aranĝo de “naturalisma oazo” (Oasi naturalistica di Casale), apud Vicenza. Grava kontribuo donis nia movado al kunveno en Recoaro Terme organizita de Istituto Rezzara pri “konstruenda internaciismo” (invititoj, inter aliaj, estraranoj de nia grupo kaj eminentaj esperantistoj, kiaj Carlo Minnaja kaj Dino Fabris, tiama ĝenerala direktoro de IIE). Memorindas ankaŭ lastatempa kultura iniciato: la traduko en Esperanton de rakontoj en bildstrioj, kiaj Rat-man, Diabolik, kaj Lupo Alberto.

Internacinivele nia grupo aktivas per multnombraj vojaĝoj kaj per gastamo al samideanoj de la tuta mondo. Menciindas la japana dancistino Sumiko Gotoo, la bulgara operkantistino Maria Angelova kaj Anatoli Ionesov, fondinto de Internacia Muzeo pri Solidareco kaj Paco en Samarkanda.

Zorgema kaj konstanta, nun kiel pasintece, la instrua agado. La loka Katedro de IIE organizas ĉiujare diversnivelajn kursojn, en la urbo kaj en aliaj lokoj de la provinco, kaj informajn renkontiĝojn ĉe lernejoj kaj institutoj.

[F. Zanoner, giugno 2013]